martedì 10 marzo 2015

MILAN, IL CURIOSO CASO DI FILIPPO INZAGHI

Filippo Inzaghi, fonte foto europacalcio.it
Arrivato a furor di popolo lo scorso luglio in quel di Milanello con la nomea del nuovo Conte, Filippo Inzaghi non se la sta passando affatto bene dall'altra parte della barricata: non più attaccante opportunista e rapace d'area, ma allenatore forse ancora troppo acerbo e insicuro. Caratteristiche che sembrano rispecchiare la sua squadra. Una rosa non proprio scarsissima, ma neanche di primo livello. Poco gioco in campo, poca velocità, poca imprevedibilità, poco carattere. Ma quello che manca sembra proprio quel qualcosa in più, esattamente quello che differenzia un allenatore normale da uno sopra la media. Sono tanti i chilometri da fare caro Pippo. E soprattutto in una società che oggi non riesce ad essere chiara negli obiettivi e nell'organizzazione. Quello che d'altronde la identificavano al meglio da 29 anni a questa parte. E questa incertezza generale, non fa bene a nessuno: l'anno scorso Seedorf cacciato a malo modo,  quest'anno la storia si ripeterà con Super Pippo? Difficile da dirlo, aspettiamo Firenze. Strano comunque che una grande società come il Milan, non riesca a programmare una rinascita, anche fatta da solo giovani. Che sia alle porte davvero un cambio di proprietà? #acmilan #Inzaghi #PianetaMilan #DonatoBulfon

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